Psicomotricità perché…

L’anno scolastico è ormai ripartito e tante sono le proposte che i genitori si trovano a valutare per le attività pomeridiane indirizzate ai loro figli.

Specie per i più piccoli attività troppo strutturare come uno sport ben definito rischiano di essere una scelta troppo impegnativa poiché richiedono non solo competenze motorie ancora in via di sviluppo, ma soprattutto capacità affettivo-relazionali che specie per i bambini della scuola dell’infanzia stanno ancora maturando.

La psicomotricità sopratutto per i bambini dai 3 ai 6 anni si pone proprio come quella proposta in cui il bambino sperimenta, in un ambiente privilegiato, non solo le condotte motorie relative all’età ma soprattutto la relazione sociale. 

Obiettivi di un corso di psicomotricità infatti sono:

-il favorire il processo di autonomia e di individuazione/separazione dalle figure parentali

-la gestione dei tempi e delle regole sociali

-l’espressione del Sé e delle emozioni

-lo sviluppo delle competenze psicomotorie.

Privilegiare per le attività pomeridiane,sopratutto negli anni della scuola dell’infanzia, un corso di psicomotricità permette di porre le basi per affrontare, più in là, in modo sicuro ed entusiasta qualsiasi genere di sport o di attività artistica.

I corsi di psicomotricità presso “La Capriola” di Villafranca di Verona inizieranno la prima settimana di ottobre. Dato il lavoro in piccoli gruppi si consiglia di prendere appuntamento per riservarsi il posto.

Info e prenotazioni nella locandina:

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Ripartono i corsi di Psicomotricità

Con il nuovo anno scolastico 2016/2017 ripartono anche i corsi di psico e grafomotricità!

Durante tutto il mese di settembre previo appuntamento, presso lo studio di Psicomotricità ” La Capriola”, si riceveranno per un colloquio conoscitivo,  tutte le famiglie interessate a far frequentare i corsi ai  propri bambini.

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Tante proposte in arrivo per l’estate 2016

Durante i mesi di giugno e luglio lo Studio di Psicomotricità “La Capriola” rimarrà aperto!

Per i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, oltre a specifici percorsi individuali, sarà possibile partecipare anche ad incontri di gruppo sia di PSICOMOTRICITA’ che di GRAFOMOTRICITA’.

Per info e prenotazioni:

marinapavesi87@gmail.com

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ECCO FINALMENTE LA PROGRAMMAZIONE DEI CORSI PER L’A.S. 2014/2015!!!

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per info e prenotazioni: marinapavesi87@gmail.com

 

LE NUOVE ATTIVITA’ STANNO ARRIVANDO :)

L’estate sta finendo, e presto riprenderanno anche le scuole. 

Nell’ augurarvi di trascorrere magnificamente gli ultimi giorni di vacanza vi ricordo che le attività di psicomotricità per l’anno scolastico 2014/2015 stanno per riprendere!

Tra i corsi che propongo vi ricordo:

– PSICOMOTRICITA’ IN PICCOLO GRUPPO (max 6 bambini) PER LA FASCIA 3-5 ANNI.

-PSICOMOTRICITA’ E GRAFOMOTRICITA’ IN PICCOLO GRUPPO (max 6 bambini) PER BAMBINI DI PRIMA (6 ANNI).

-LABORATORI DI PSICOMOTRICITA’ PER GENITORI E BAMBINI ASSIEME (24-36 MESI).

-LABORATORI DI PSICOMOTRICITA’ PER GENITORI E BAMBINI ASSIEME (3-5 ANNI).

-INCONTRI DI PSICOMOTRICITA’ INDIVIDUALI PER BAMBINI CON LE SEGUENTI DIFFICOLTA’: 

   -DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO SCOLASTICO;

   -IMPACCIO MOTORIO, DISPRASSIA;

   -RITARDO DEL LINGUAGGIO E DELLA COMUNICAZIONE;

   -DEFICIT DI ATTENZIONE ED IPERATTIVITA’;

   -STATO TENSIONALE, INSONNIA, DIFFICOLTA’ NEL CONTROLLO SFINTERICO (enuresi e defecazione);

   -DISORDINE DELLO SCHEMA CORPOREO, DISLATERALIZZAZIONE;

  -INIBIZIONE ED INSTABILITA’ PSICOMOTORIA;

  -TIC, BALBUZIE;

  -DISTURBI DEL COMPORTAMENTO;

  -DEFICIT SENSORIALI;

 – DIFFICOLTA’ LEGATE AL PROCESSO DI AUTONOMIA.

Per maggiori informazioni e per fissare un appuntamento:

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La sala di Psicomotricità

marinapavesi87@gmail.com 

In origine venne il GREST… poi lo trasformarono in CER!!!

A volte parlando con delle amiche che sono giovani mamme, mi capita di imbattermi in frasi del tipo: << vorrei far fare qualcosa al bambino adesso che arriva l’estate, ma non so cosa…. e poi, non sarà troppo piccolo???>>

Da brava psicomotricista 🙂 , a loro e a tutti i genitori che si fanno questa domanda, dedico questo articolo; con la speranza che vi sia utile nel schiarirvi le idee circa un valido servizio per l’infanzia quale è il CER (centro estivo ricreativo).

Chi di voi almeno una volta nell’ infanzia, non ha partecipato al simbolo dell’estate per antonomasia: il mitico GREST?! Ebbene io ho la grande fortuna di poter rispondere: << io sì>>.
Appena arriva l’estate e le scuole chiudono, passando davanti al centro parrocchiale e al campo sportivo del paese, il ricordo si fa prorompente…
Già perché, per chi come me viene da una piccola realtà di paese, solitamente il GREST è un servizio organizzato dalla parrocchia e rivolto ai bambini della scuola primaria e secondaria (dai 6 ai 13 anni).
Ai miei tempi ( ho la veneranda età di 25 anni :p ), gli animatori erano ragazzi delle scuole superiori che venivano coordinati direttamente dal parroco o da un adulto esperto di istruzione (solitamente un insegnante delle elementari o delle medie), che era stato incaricato dal parroco stesso. Il grest durava metà giornata (nel mio paese la mattina, ma in altri era previsto al pomeriggio) e si svolgeva secondo una scaletta sempre fissa: ore 8:00 Santa Messa, poi ritrovo al teatro per la scenetta del giorno, quindi laboratori vari (bricolage, teatro, cucina, danza, arte ecc), poi merenda e finalmente giochi a squadre, ore 12:00 conclusione. Ogni giorno si susseguiva sempre secondo questa scaletta tranne in quello della tanto attesa gita! E qui, devo spezzare una lancia a favore dei nostri tanto cari frati, che assieme ad un fantastico team di animatori, e a qualche volenteroso (e temerario) genitore, sceglievano sempre escursioni in montagna (la mia preferita era quella al santuario di San Romedio in Val di Non -TN-)!!!
Il Grest durava solitamente 3 settimane e alla conclusione i genitori erano invitati ad una serata conclusiva dove solitamente aveva luogo la recita preparata da animatori e bambini durante tutto il Grest.

Come dicevo nei miei ricordi il Grest della parrocchia riveste ancora un ruolo fondamentale della mia infanzia e seppur lo ricordo con molto affetto, va detto che oggi in sempre più realtà territoriali, oltre al grest parrocchiale, che tutto sommato riveste ancora l’impronta di quello dei miei tempi, si è affiancata la sua forma evoluta: il cosiddetto CER (CENTRO ESTIVO RICREATIVO).
Parlo di Cer come una forma evoluta di Grest, in quanto esso non rappresenta più solamente un ottimo servizio ricreativo che la parrocchia metteva a disposizione delle famiglie, per la sorveglianza dei bambini in un periodo dove venendo a mancare il servizio scolastico, i genitori avrebbero dovuto altrimenti far ricorso ai nonni o ad altre soluzioni, per l’affidamento dei piccoli; ma il CER, nella sua natura attuale, è soprattutto un contesto pedagogico che da la possibilità al bambino di sperimentare la socializzazione con i coetanei, e di vivere esperienze ludiche e psicomotorie.
Il Cer infatti solitamente non è organizzato dalla parrocchia ma piuttosto da enti pubblici come il Comune o enti privati quali centri sportivi o ludoteche ecc. L’ organizzazione e il calendario delle attività viene deciso da professionisti dell’infanzia quali: pedagogisti, psicologi, educatori, psicomotricisti ecc, e quelli che nella vecchia forma venivano chiamati animatori, oggi sono educatori  professionisti o formati per esserlo.

Il CER inoltre si rivolge ad un target di utenza molto più piccolo, si parte infatti dai bambini della scuola dell’ infanzia, e in alcuni casi addirittura da quelli del nido.

Anche la scaletta della giornata è molto diversa: i ritmi si articolano seguendo un’ ordine che assomiglia di più a quello scolastico, e le attività di laboratorio, che ogni giorno sono diverse, ricoprono il ruolo principale.
Nella mia esperienza di psicomotricista ho avuto la fortuna di poter lavorare qualche anno all’interno dei CER organizzati dal Comune di Verona e gestiti dalla cooperativa sociale Aldia di Pavia. Ho usato volutamente il termine “fortuna” perchè, il programma di questi CER è talmente ricco dal punto di vista pedagogico/ educativo, che secondo il mio punto di vista, esso non solo è stato un’ esperienza magica per i bambini, ma anche una grande esperienza di crescita professionale per me.

Concludendo quello che mi sento di consigliare ai genitori è di informarvi sulle proposte del territorio, che per fortuna nella provincia di Verona sono veramente tante, e di scegliere quella più adatta alle vostre esigenze; quindi iscrivete i vostri bambini e lasciate che essi vivano dei momenti ludici e psicomotori, pensati appositamente per loro; perché è grazie alle esperienze che essi fanno che potranno crescere e scoprire il mondo!